Gianluca Vialli

Vorrei aggiungere ora una mia piccola riflessione alla dipartita di Gianluca Vialli. Di calcio ne capisco poco. Lui toccava il cuore delle persone, bastava guardarlo, da solo o ritratto col suo amico Mancini o con altri. Tutto qui, l’avranno già detto altri, ma ci tenevo a dirlo anch’io. Buon viaggio Gianluca.

Giungla d’asfalto.

Anche se la commedia è l’altra faccia della tragedia, a volte si arriva a un punto di tragedia tale che anche a un comico di professione come il sottoscritto viene solo da piangere.
Parlo della incuria in cui versano le nostre strade, e non si tratta delle buche di Roma ma di TUTTA ITALIA.

Partiamo innanzitutto dalla visibilità sulle strade. Fino agli anni settanta ai bordi di tutte le strade italiane c’erano i catarifrangenti, quegli specchiettini rossi al lato destro e bianchi all’altro lato delle strada, che riflettevano la luce e mostravano a chi circolava i confini della strada stessa. Sono spariti. Man mano che si deterioravano non sono più stati rimpiazzati. Le righe bianche e gialle per terra le lasciano consumare e non le riverniciano più. Inoltre appaiono sempre più di frequente in mezzo alla strada segnali verticali piantati sul terreno sopra a relative aree non calpestabili: tutte prive di catarifrangenti o luci che li segnalino.
A me capita spesso di non notarli o di vederli all’ultimo momento. I marciapiedi che sporgono sulla carreggiata non sono illuminati adeguatamente ed è facilissimo picchiarci contro con gli pneumatici o addirittura con le ruote.

Nei film americani si vedono le loro strade che hanno una doppia linea gialla al centro della strada con in mezzo alle due righe delle placchette fissate all’asfalto con due catarifrangenti rossi a occhi di gatto che si illuminano con i fari al passaggio del traffico: sembrano piste di atterraggio per gli aerei! Quanti incidenti in meno ci sarebbero con la nebbia nella Pianura Padana e mia Emilia Romagna!
Se le mettessimo da noi ci sarebbe inevitabilmente il solito scandalo dell’azienda favorita nell’appalto seguita dalla relativa polemica, cibo prelibato dei programmi televisivi che ci campano sopra. In questi tempi di Covid 19, qualcosa di certo ci sarebbe: strade efficienti e sicure su cui viaggeremmo tutti più felici, autorità comprese.

Non parliamo dell’asfalto riparato all’infinito come la giacca del mendicante da romanzo dell’Ottocento e nelle favole. Ho fatto una ricerca. Vi interesserà sapere che noi Italiani produciamo i migliori asfalti del mondo e che tutti durano tantissimo, da quelli che resistono al caldo e al freddo a quelli che drenano l’acqua di un uragano. Semplicemente questi asfalti eccezionali non sono venduti in Italia. Un’ultima cosa. In Svizzera in prossimità dei semafori, ognuna delle quattro strade che vi convergono ha dei sensori nel terreno che fanno accendere il verde non appena un certo numero di veicoli  ci sta sopra.
Avete presente quelle stupide attese quando nella strada che ci incrocia nessuno passa ed ha un verde che dura un’eternità? Si possono evitare.

Perché si lascia che tutto questo accada?Noi non siamo governati da un’altra nazione, siamo noi i signori di noi stessi.

Immagino che chi se ne dovrebbe occupare percorra le strade come tutti noi cittadini italiani e non.

E allora?

La mia conclusione è che molti Italiani non amino la loro terra.
Gli stranieri dicono scherzosamente ma non troppo che si accorgono di essere in Italia dai sobbalzi delle loro auto sulle nostre strade.

Avete poi visto non un solo cantiere ma molti cantieri aperti da anni con camion e altri veicoli pesanti sempre fermi e solo tre operai che lavorano? E i magistrati…? Perché non arrivano…? Loro non vanno in macchina come tutti gli altri…? Boh!!! Negli Stati Uniti i contratti di mautenzione stradale scadono con termini di tempo brevissimi e se le ditte appaltatrici non finiscono in tempo i lavori pagano penali altissime.

Gli abitanti di Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda e Belgio amano i loro paesi: prova ne sono i parchi ben tenuti, l’assenza di spazzatura per strada, le loro belle case case curate e riverniciate di fresco e non lasciate solo con l’intonaco grigio, case fatte da un architetto e non da un geometra, e ultimo ma non ultimo d’importanza hanno strade impeccabili. L’orgoglio per la loro terra si respira per strada.

Restiamo sulle strade anzi sulle autostrade.

Autostrade: non vi sembra assurdo andare veloci per poi fermarsi al casello per il pedaggio? D’accordo ci sono i telepass ma non è questo il punto perché discriminano chi ha più soldi da chi non ne ha. In Germania le autostrade sono gratis, sì avete capito bene GRATIS, e in Svizzera l’autostrada si paga una volta l’anno e ti rilasciano una Vignetta (Contrassegno) da apporre sul vetro della macchina.

Da quando ero piccolo mi ricordo che le autorità dicevano sempre di avere messo a fuoco ogni problema. Parliamo delle cose tipiche di ogni nazione, strade economia lavoro.

Avendo messo a fuoco bene i vari problemi affermavano sempre e invariabilmente che era solo una questione di giorni per risolverli.

Ci vuole una bella faccia di tulla, diciamo così per essere educati.
O no? Non lo so! Son cose… che non si possono dire… Non capisco ma mi adeguo!

Fosse tutto così semplice come la nostra piadina di Riccione Piadina, un’azienda che io ho cercato e scelto per fare loro da testimonial e con cui ci divertiamo a sperimentare strade nuove di comunicazione! Pochi ingredienti naturali trattati con cura e amore!
Ecco… da parte di chi ci governa servirebbe proprio amore per l’Italia e per noi cittadini che li abbiamo eletti.

Nota:
Giungla d’asfalto è il titolo di un bellissimo film americano del 1950 di John Huston, un capolavoro che vi stra-consiglio.