Libertà

Subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale nei Paesi Scandinavi Danimarca Svezia e Norvegia vi fu un aumento impressionante di iscritti e simpatizzanti del partito nazista.
I tre sovrani delle rispettive nazioni allarmantissimi si consultarono e immediatamente chiesero il parere dei grandi professori della Accademia Reale Svedese delle Scienze, gli stessi che decidono l’assegnazione dei Premi Nobel. Parteciparono professori e dottori di tutte le discipline vista la gravità della situazione.

I grandi professori dapprima fecero un approfondito e dettagliato studio storico e di costume.
Quando il Partito Nazista in Germania si fonda nel 1920 a Berlino ci sono quasi trenta locali per omosessuali. La prostituzione nelle strade è selettiva e monotematica strada per strada: omosessuali donne, omosessuali uomini, madre e figlia e chi più ne ha più ne metta.

La Germania proveniva storicamente da secoli di proibizioni sessuali di ogni tipo: per le donne ad esempio mostrare la parte inferiore del collo era considerato osceno e la stragrande maggioranza della popolazione si uniformava. Lo stesso accadeva nei paesi scandinavi luterani, protestanti e calvinisti. In Germania durante la politicamente debole Repubblica di Weimar subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ci fu una grande rinascita delle arti accompagnata da una generale libertà sessuale. L’inno delle SS ‘Die Fahne Hoch’ – In alto i vessilli – parla di ordine restaurato e strade libere in cui solo ordinate file di veri tedeschi delle SA, la prima formazione nazista, marciano.

I grandi professori scandinavi giungono alla seguente conclusione.
Eros e Thanatos in greco, Amore e Morte, quindi anche l’aspetto carnale erotico dell’Amore e la Morte sono collegati. I liberi istinti sessuali se vengono repressi generano istinti di morte. Certo è che gli istinti sessuali generano, se liberati, eccessi di ogni tipo; ma è sempre preferibile affrontarne le complicazioni legali e non, che reprimerli.

I grandi professori scandinavi consigliarono ai sovrani di liberare la pornografia. Fino a quel momento era patrimonio esclusivo di elite culturali che clandestinamente si scambiavano segretamente pagine proibite. I sovrani avrebbero dovuto iniziare a pubblicare riviste pornografiche e diffonderle il più possibile.

Così avvenne e il Partito Nazista crollò in tutta la Scandinavia e in Europa.
Viva la libertà!